Il deviatore: bipolare e unipolare
Nell’ambito elettrotecnico, il deviatore è un particolare tipo di comando che ha la funzione di deviare il flusso di corrente che lo attraversa da un cavo all’altro.
Esteticamente molto simile a un interruttore, si distingue da questo per alcune caratteristiche specifiche e per lo scopo di funzionamento.
La differenza sostanziale tra questi due comandi consiste nel fatto che l’interruttore permette di interrompere il flusso di corrente aprendo o chiudendo un unico circuito. Il deviatore, invece, consente di continuare ad utilizzare il flusso di corrente semplicemente convogliandolo in un cavo adiacente. Pertanto, la sua funzione è quella di aprire un circuito o un impianto elettrico chiudendone, in contemporanea, un altro. Inoltre, come configurazione, l’interruttore presenta due morsetti, mentre il deviatore è composto da tre.
Questo dispositivo viene solitamente adottato negli impianti domestici per comandare e regolare l’illuminazione della propria casa, oppure per svolgere funzioni specifiche all’interno di apparecchiature, quali per esempio il phon.
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Caratteristiche e funzionalità del deviatore
Un comando viene definito deviatore quando, posizionato fra due circuiti complementari, la sua funzione è quella di aprire un circuito chiudendo automaticamente l’altro, e viceversa. Pensiamo, ad esempio, al deviatore posizionato sul manico di un phon per selezionare i flussi d’aria di diversa temperatura. Premendo il tasto da una parte, si ha un flusso di aria molto calda, mentre premendo dall’altro lato, si ha un flusso di aria con temperatura inferiore.
Questa tipologia di comando, come per l’interruttore, è disponibile sia in versione unipolare sia in versione bipolare.
Sulla parte posteriore del deviatore, a seconda che sia a una o due vie, si trovano i terminali ai quali si collegano i fili della fase. Questo determina la configurazione del dispositivo stesso. Nello specifico, il deviatore unipolare devia un’unica linea su una delle due linee, mentre il deviatore bipolare devia due linee su due linee.
Esistono anche delle versioni di deviatori chiamati multivia, che sono utilizzati per deviare la corrente su più fili contemporaneamente.
Il deviatore è un componente utilizzato sia negli impianti elettrici domestici o industriali, sia all’interno di alcune applicazioni, tra cui gli elettrodomestici. A seconda dello scopo che è chiamato a svolgere, il deviatore bipolare deve presentare delle caratteristiche che gli permettano di essere idoneo all’utilizzo.
In questo senso bisogna considerare:
- il potere di deviazione, vale a dire la tensione di corrente massima che il dispositivo è potenzialmente in grado di deviare;
- la temperatura di lavoro: temperature minima e massima entro le quali il deviatore può trovarsi senza che il suo funzionamento sia compromesso;
- il grado di protezione IP, che indica il grado di impermeabilizzazione del dispositivo, da stabilire in base alla destinazione d’uso del componente stesso.
Deviatori: applicazioni industriali e domestiche
Il deviatore come qualsiasi altro comando funziona secondo un preciso schema elettrico.
Nel caso di un impianto domestico, per poter comandare un unico punto luce da più postazioni, è necessario utilizzare il deviatore accoppiato a un secondo deviatore. In questo caso i comandi, una volta installati nelle posizioni previste, potranno accendere e spegnere la lampadina alla quale solo collegati. Per far sì che questo avvenga, si procede collegando il neutro alla lampadina, mentre la fase viene interrotta dai dispositivi. Per poter fornire corrente alla lampadina e permetterne l’accensione, vengono collegati due fili da un dispositivo all’altro.
Nel caso di un deviatore che verrà inserito come componente di un elettrodomestico, lo schema elettrico e la configurazione del dispositivo risulterà differente a seconda della funzione che deve svolgere.
Deviatori, commutatori, interruttori, pulsanti e segnali luminosi, nonostante possano assomigliarsi a livello estetico, hanno uno specifico schema elettrico che li contraddistingue.
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