Oggi il mondo dell’illuminotecnica e dell’elettronica richiede dispositivi con dimensioni sempre più contenute e prestazioni sempre più elevate. I circuiti stampati miniaturizzati sono la risposta a queste esigenze, data la loro adattabilità a molteplici integrazioni ed applicazioni.
Grazie alla combinazione di LED saldati sui circuiti stampati PCB, si possono creare prodotti elettronici all'avanguardia da utilizzare come soluzioni di lighting per scopi sempre più eterogenei: si spazia dal food equipment, tra cui macchine da caffè, forni, cappe e piani cottura, alle vending machine.
Il buon funzionamento di un componente luminoso montato su una scheda elettronica è dato da una sapiente costruzione del circuito stampato.
Ma cosa si intende per PCB? Qual è la funzione dei circuiti stampati? Scopriamolo insieme in questo approfondimento dedicato.
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PCB è l’acronimo di Printed Circuit Board, questa dicitura indica le schede verdi, blu o rosse, solitamente rigide, sulle quali vengono assemblati i componenti elettronici che vengono poi connessi tra loro tramite piste di rame. La funzione dei circuiti stampati PCB è quella di fornire un supporto di tipo meccanico ai componenti e consentire il loro collegamento elettrico attraverso le piste o tracce di materiale conduttivo.
Il circuito stampato è formato da una serie di strati di materiali di diverso tipo, sovrapposti alternati i quali vengono laminati insieme con il calore attraverso un particolare processo adesivo, in modo tale che si ottenga come risultato finale un unico oggetto.
Questo componente è la base dalla quale partire per formare successivamente, attraverso diversi processi di realizzazione, la scheda elettronica.
È il progettista che, sulla base della sua idea iniziale, decide quali caratteristiche tecniche dovrà assumere un circuito stampato; questo, anche, tenendo in considerazione gli elementi che andranno montati in seguito su di esso.
La produzione dei circuiti stampati consta di diverse fasi che variano anche in relazione alla tecnologia di montaggio dei componenti sul circuito stesso.
Il processo di realizzazione varierà a seconda che si utilizzi la tecnologia THT o SMT. THT, Through Hole Technology, è il metodo di produzione attraverso il quale i terminali metallici dei componenti elettronici vengono inseriti direttamente nei fori metallici presenti sul circuito stesso. La tecnica SMT invece, vale a dire Surface Mounting Technology, prevede il montaggio dei componenti elettronici direttamente sulla superficie della lastra in vetroresina attraverso macchinari specifici, tra cui la macchina Pick&Place.
A prescindere dagli specifici step di produzione dei circuiti, uno dei primi aspetti da tenere in considerazione è la dimensione e il materiale che andrà a comporre il circuito. Il materiale di produzione del PCB e la relativa dimensione, infatti, verranno selezionati in base al settore di applicazione. Nella maggior parte dei casi viene utilizzata la fibra di vetro, un composto altamente resistente ed isolante, perfetto per garantire una resa ottimale in termini di performance del dispositivo. A seconda del procedimento produttivo e del tipo di substrato, il circuito non è solo rigido, ma può anche essere flessibile, oppure composto da parti rigide e sezioni flessibili. La differenza dipende dal composto e dallo spessore del materiale isolante scelto.
La prima fase di realizzazione di un circuito stampato consiste nella costruzione pratica di uno schema elettrico che avviene attraverso un programma per circuiti stampati. Grazie ai software di produzione si possono disegnare e programmare i circuiti stampati. Sono a disposizione una serie di programmi specifici per PCB: la scelta di quello più giusto da utilizzare avviene sulla base di specifiche esigenze di progettazione.
Nello specifico caso del settore illuminotecnico, i progettisti dei circuiti stampati per applicazioni lighting devono anche capire come ottimizzare il comportamento termico del componente progettato. Infatti, la realizzazione di un PCB non è meramente riconducibile al design del circuito stampato, ma deve tener conto di una serie di fattori legati alla gestione del calore della sorgente luminosa e del circuito, mediante appositi dissipatori e interfacce termiche.
SLIM offre soluzioni di luce personalizzata con circuiti stampati adatte a diverse aree applicative. Una delle migliori realizzazioni in quest’ottica riguarda la retroilluminazione delle manopole per la linea di sistemi di cottura professionali Panoramagic di ILVE. Per ottenere una luce omogenea, di una specifica tonalità rossa, e facilitare l’assemblaggio, si è optato per la realizzazione di un primo circuito stampato con LED performanti. La resa soddisfacente di questa soluzione ha permesso poi un conseguente sviluppo di una guida luce con ghiera personalizzata.
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