La disinfezione UV-C può essere un alleato prezioso per proteggere la salute da virus e batteri presenti nell’aria e sulle superfici che ci circondano.
Questa pratica è una soluzione efficace per ridurre il rischio di entrare in contatto con agenti patogeni potenzialmente dannosi. Tuttavia, la realizzazione di dispositivi UV-C richiede particolari accorgimenti e requisiti affinché le radiazioni emesse dalla sorgente luminosa evitino il contatto umano diretto, scongiurando così seri danni alla persona. L’efficacia della radiazione UV-C, infatti, si basa sull’emissione di luce a lunghezze d’onda molto precise in grado di alterare DNA e RNA degli agenti patogeni. Per lo stesso principio i dispositivi UVC possono essere dannosi anche per le cellule umane. L’esposizione diretta alle radiazioni UV-C può causare irritazione della pelle, danni alla cornea e, a livelli più gravi, mutazioni cellulari. Proprio per questo è necessario assicurarsi di utilizzare l’apparecchio in conformità con le istruzioni operative fornite dal produttore per un funzionamento corretto e in sicurezza.
In questo articolo facciamo luce sull’importanza di selezionare un adeguato sistema di disinfezione UV-C.
Vuoi restare sempre aggiornato sulle ultime news del settore? Clicca qui sotto e iscriviti alla nostra newsletter!
Come anticipato, l’esposizione diretta alla luce UV-C può risultare pericolosa e nuocere gravemente alla salute umana. Se utilizzata nel modo corretto, però, secondo quanto indicato dal produttore dell’apparecchio UV-C, essa presenta un rischio minimo e notevoli vantaggi di applicazione. Nell’ambito delle luci UV-C è doveroso distinguere i diversi tipi di lampade e dispositivi a raggi ultravioletti germicidi che presentano specifiche differenti:
La radiazione UV-C è invisibile all’occhio umano, pertanto, attestare l’effettiva sicurezza del dispositivo di sanificazione può risultare difficile. In virtù di questo si consiglia di affidarsi a produttori che certificano il grado di pericolosità dell’applicazione finale.
In questo senso, noi di SLIM, effettuiamo degli studi di fattibilità prima di procedere alla realizzazione dei dispositivi di disinfezione UV-C proprio per valutare la fuoriuscita di radiazioni dannose per occhi e pelle degli utilizzatori finali. Si tratta di un passaggio necessario per accertare la sicurezza del dispositivo proposto.
In conclusione, una protezione adeguata è un aspetto importante da considerare nel processo di progettazione. I dispositivi LED UV-C possono essere inseriti nelle unità di disinfezione dell’aria, di sterilizzazione dell’acqua e, a seconda della specifica richiesta, è possibile prevedere meccanismi di sicurezza quali sensori di monitoraggio e attivazione del meccanismo.
L’offerta di SLIM Srl nel campo della sanificazione è caratterizzata esclusivamente da soluzioni di luce e progetti personalizzati sulle diverse esigenze del singolo cliente.
Sei interessato ad approfondire l’argomento per lo sviluppo di una possibile applicazione con soluzione LED UV-C? Clicca sul bottone qui sotto: il nostro staff tecnico è a disposizione per valutare insieme la specifica esigenza.