Segnalatori luminosi: tutto quello che devi sapere
Gli elettrodomestici che utilizziamo quotidianamente contengono un vasto insieme di componenti. Ognuna di queste parti è fondamentale ed è a sua volta costituita da un complesso di piccoli dispositivi assemblati per svolgere una determinata funzione.
Tra questi componenti ritroviamo anche i segnalatori luminosi. Dispositivi creati per le più svariate esigenze applicative, i segnalatori luminosi o spie luminose sono ottimali per un'indicazione affidabile della segnalazione.
In questa panoramica sui segnalatori luminosi andremo ad approfondire i seguenti argomenti:
- Le caratteristiche dei segnalatori luminosi
- Segnalatori luminosi: le differenze
- Segnalatori luminosi: le applicazioni
- Spie luminose e indicatori luminosi: cosa cambia?
- L’offerta di SLIM per i segnalatori luminosi
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Le caratteristiche dei segnalatori luminosi
Il segnalatore luminoso viene impiegato per rendere visibile all’esterno, attraverso una piccola luce, lo stato di funzionamento (acceso, spento, guasto) del dispositivo sul quale è installato. Il colore della luce emessa, in questo senso, sarà associato ad un preciso stato dell’applicazione, in modo da renderlo comprensibile all’istante ed agevolare l’utilizzo all’utente finale.
Ciascun segnalatore luminoso si compone di quattro parti fondamentali. Partendo dall’esterno si ritrova la lente o diffusore. Si tratta di una parte in materiale plastico (solitamente policarbonato, polisulfone o nylon) che consente la diffusione della luce. In base all’applicazione finale può essere una luce spot, una semplice segnalazione o avere una funzione di illuminazione.
Successivamente si ritrova la sorgente luminosa. Si tratta del cuore del segnalatore, ed è solitamente composto da una sorgente luminosa lampada o LED. Il supporto plastico, invece, è il corpo del segnalatore stesso, realizzato anch’esso in materiale plastico. La scelta del polimero viene effettuata in relazione alle performance tecniche richieste, quali la resistenza a differenti range di temperatura: il policarbonato fino a 120°, mentre il polisulfone fino a 150°. A seconda del grado di resistenza richiesto ai tipi di usura, il corpo può anche essere realizzato in metallo.
Infine, il punto di contatto vero e proprio tra il segnalatore e l’applicazione finale viene chiamato connessione. La connessione può avvenire tramite cavo in pvc, in silicone o silicone-vetro; oppure attraverso un terminale metallico a connessione rapida.
Ogni segnalatore si distingue poi per una precisa configurazione e per la destinazione d’uso.
Segnalatori luminosi: le differenze
Come approfondito nell’articolo Quante tipologie di segnalatori luminosi esistono? ciò che differenzia principalmente i segnalatori luminosi tra loro è la tipologia di sorgente luminosa. La scelta può avvenire tra: il LED, la lampada a incandescenza, chiamata anche a filamento, e infine la lampada a scarica, conosciuta anche come lampada a neon o fluo.
La sorgente LED consiste in un chip a due giunzioni rivestito con una resina epossidica. Le due giunzioni permettono il passaggio di elettroni che consentono a loro volta di generare la luce. Il LED è una soluzione ad alta efficienza e a basso consumo energetico.
La sorgente con lampada a incandescenza, invece, è formata da un bulbo di vetro contenente due pin metallici e il filamento, attraverso il quale viene generata la luce.
Anche la lampada a scarica è formata da un bulbo di vetro. Al suo interno, però, oltre ai pin metallici, si ritrovano due elettrodi e il gas neon a bassa pressione. In questa versione la luce sarà generata proprio dai due elettrodi nel momento in cui viene applicata la tensione.
La scelta della sorgente è strettamente correlata all’applicazione finale sulla quale deve essere inserito il segnalatore. In quali ambiti applicativi vengono utilizzati i segnalatori luminosi?
Vediamoli insieme.
Segnalatori luminosi: le applicazioni
I segnalatori luminosi sono indicatori che vengono adottati in settori diversi tra loro. Il settore trainante, cioè che li utilizza maggiormente, è quello dell’elettrodomestico che comprende sia food equipment sia lavatrici, lavastoviglie e piccoli elettrodomestici in generale. In seguito si trova il settore HO.RE.CA., nello specifico il comparto professional coffee machines. Proprio in questa categoria rientrano alcuni dei nostri più importanti clienti: La Cimbali, Gruppo Rancilio e La Pavoni.
I segnalatori luminosi vengono applicati anche nel settore HVAC, nella distribuzione e ricambistica e nell’impiantistica per quadri elettrici e cablaggi.
Ogni settore applicativo si distingue, inoltre, per alcune specifiche richieste: per il settore HO.RE.CA, per esempio, oltre alla funzionalità e alla sicurezza si richiede una componente estetica e di design che contraddistingua la segnalazione. Per il settore HVAC, invece, si presta maggiormente attenzione a componenti tecniche. In questo caso l’indicatore luminoso deve garantire determinate rese in termini di intensità luminosa, di resistenza alle temperature (sia calde che fredde) e un adeguato grado di resistenza agli urti o agli agenti aggressivi. A tal proposito esiste un apposito segnalatore luminoso chiamato segnalatore antivandalo, che presenta il corpo in metallo ed o ring, in grado di garantire una resistenza elevata agli stress chimici e meccanici che può incontrare.
Spie luminose e indicatori luminosi: cosa cambia?
La differenza tra spie luminose ed indicatori luminosi è molto sottile. A volte queste terminologie vengono utilizzate per indicare la stessa tipologia di dispositivo, vale a dire dei dispositivi che indicano il corretto funzionamento o il guasto di macchinari e applicazioni.
Solitamente la spia luminosa è associata maggiormente a una segnalazione d’emergenza. Si tratta di segnalatori d’emergenza lampeggianti o statici. Nel primo caso la sorgente è costituita da un LED a intermittenza a luce rossa, nel secondo caso, la sorgente contenuta all’interno della spia dovrà avere un’intensità elevata per permettere all’operatore di vedere l’indicazione di emergenza anche ad una distanza elevata dal pannello di controllo.
L’offerta di SLIM per i segnalatori luminosi
Dal 1973 ad oggi, SLIM si è evoluta nell’offerta dei propri prodotti, passando dalla produzione di singole micro-lampade a segnalatori luminosi completi. Nel portafoglio prodotti dell’azienda si possono ritrovare unità di segnalazione base e segnalatori per pannelli con diversi diametri, adatti a molteplici settori applicativi e dispositivi.
Nella serie LED, sono inoltre disponibili una serie di modelli specifici di segnalatori con sorgente LED, che permettono una segnalazione luminosa ad elevata visibilità, anche in ambienti illuminati, ed elevata efficienza.
Oggi vengono offerte anche soluzioni di segnalatori luminosi custom: SLIM risponde alle richieste del mercato con innovative soluzioni di indicatori luminosi che si basano sull’utilizzo di circuiti stampati o, persino sull’utilizzo della fibra ottica, e che contribuiscono a conferire una componente estetica distintiva alla segnalazione luminosa.
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